sabato 28 marzo 2009

Insieme possiamo arrivare al 90% di raccolta differenziata

Nichelino, 27 Marzo 2009

Si è svolto presso la Parrocchia “SS Trinità” il terzo incontro informativo sul tema “Incenerire rifiuti: quali conseguenze per la salute e quali alternative?”

Nonostante lo scopo della serata fosse di far chiarezza sulle diverse tematiche legate all’incenerimento dei rifiuti, si è constatato come, così come nei due precedenti appuntamenti di ANIMO, il filo conduttore sia rimasto l’assenza delle autorità competenti e politiche.

Ringraziamo per la partecipazione la cittadinanza intervenuta, come sempre numerosa, oltre che il
Presidente del Covar Leonardo Di Crescenzo e l'assessore Renato Bauducco in rappresentanza del Sindaco di Nichelino.

Come ampiamente dimostrato attraverso i documenti presentati durante la serata dal dottor Topino e dalla dott.ssa Novara, è appurato che il sistema di incenerimento dei rifiuti, oltre a comportare un aumento di pericoli per la salute dell'uomo, non sostituisce le discariche.

Per questo ANIMO, con la collaborazione di tutti, cittadini e forze politiche, coglie l'occasione per
chiedere di partire da subito con un potenziamento della raccolta differenziata, su modello del centro riciclo Vedelago, per portare la nostra città e, in seguito, anche gli altri comuni, a recuperare più alte percentuali di rifiuti.

venerdì 20 marzo 2009

Incontro pubblico il 27 03 2009

Lo sapevi che vogliono costruire un INCENERITORE al GERBIDO?
Quali conseguenze per la nostra salute? e per il futuro dei nostri figli?
Cosa ne pensano i medici?
Esistono alternative all’incenerimento dei rifiuti?

Per riflettere insieme, senza pregiudizi... ti aspettiamo venerdì 27 marzo 2009 alle ore 21,00 nel salone della Parrocchia “SS. Trinità” Via San Matteo n.1, Nichelino (TO)

Sul tema dei rischi per la salute e delle possibili alternative all’incenerimento interverranno:
Dr. Roberto Topino, Medico Specialista in Medicina del Lavoro dell'I.N.A.I.L,
Dr.ssa Rosanna Novara, Biologa con dottorato in Oncologia.
Sono stati invitati all'evento:
Giuseppe Catizone, Sindaco di Nichelino,
Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino,
Angela Massaglia, Assessore allo Sviluppo Sostenibile e Pianificazione Ambientale,
Giuseppe Vallone, Presidente della T.R.M.
On. Stefano Esposito
l'incontro è organizzato da Associazione “Cittadinanza Attiva - ANIMO NICHELINO”,
S.P. Via Cacciatori 41, 10042 Nichelino (TO),
Tel. 335 5385165—340 3558734
Animo Nichelino “Pensiamo solo al futuro” Info: animo.nichelino@email.it http://animonichelino.blogspot.com/

Il macabro teriffario del Cancrovalorizzatore


Dovete sapere che un progetto di ricerca della Commissione Europea, che si chiama ExternE (Externalities of Energy), ha quantificato in modo molto preciso i costi dei danni all’ambiente ed alla salute derivanti da una qualunque fonte emissiva.Questi costi, in Europa, sono attualmente valutati da 3 a 5 volte meno che negli USA, ma è importante che venga riconosciuto che una centrale elettrica, una discarica, un inceneritore, un cementificio, ecc. provocano danni, che hanno, oltre ad un costo in termini di sofferenza, anche costi economici ben quantificabili.La società che sta costruendo l’inceneritore del Gerbido, nel 2003 ha fatto uno studio in collaborazione con il Politecnico di Torino e ha redatto una tabella dei costi in euro delle malattie previste.Malattie e costi sono stati riassunti in una tabella, che, a ragion veduta, si potrebbe definire il tariffario del cancrovalorizzatore.Non è un macabro scherzo, è un documento del Politecnico di Torino.Poi Sergio Chiamparino e Angela Massaglia dicono che l’inceneritore sarà sicuro.


Di Roberto Topino

lunedì 16 marzo 2009

Siepi














Ma le siepi a Nichelino sono state tagliate oppure no?



A breve faremo un indagine su tutto il territorio, per rispondere a questa semplice domanda.

Risparmio energetico 16 03 2008

Ci domandiamo: come mai in pieno giorno ci sono le luci dei lampioni accese?

Nuova direttiva U.E. sui rifiuti

Riduzione, raccolta differenziata, riutilizzo, riciclaggio e recupero: il Parlamento europeo si impegna a salvare l'ambiente e la salute umana con una direttiva che fissa le misure per ridurre la produzione di rifiuti, incentiva l'eco-design e impone il ricorso a regimi di raccolta differenziata entro sette anni per aumentare di almeno il 50% il riutilizzo e il riciclaggio nel 2020. E spiega che il riciclaggio va preferito ai termovalorizzatori che si possono considerare attività di recupero solo se rispondono a determinati requisiti di "efficienza energetica" fissati dalla stessa direttiva. Prevede inoltre la definizione di programmi di gestione e prevenzione dei rifiuti e norme in materia di autorizzazioni, responsabilità, sanzioni e ispezione degli impianti per una politica del settore che non comporti rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la flora o la fauna, non produca rumori, odori e non danneggi il paesaggio o siti di particolare interesse. Tale politica dovrebbe mirare anche a ridurre l'uso di risorse; pertanto, ricordando che la prevenzione dei rifiuti è una priorità, la direttiva rileva che «il riutilizzo e il riciclaggio dovrebbero preferirsi alla valorizzazione energetica dei rifiuti», in quanto rappresentano la migliore opzione ecologica.Gli Stati membri dovranno attuare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative per conformarsi alla disposizione europea entro 24 mesi dalla sua entrata in vigore secondo un preciso ordine di priorità. Al primo posto la prevenzione, poi la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero e infine lo smaltimento dei rifiuti che consiste in qualsiasi operazione diversa dal recupero anche quando comporti il recupero di sostanze o di energia, come il deposito in discarica, la biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi nei suoli, l'iniezione dei rifiuti pompabili in pozzi, in cupole saline o in faglie geologiche naturali, l'incenerimento o il deposito permanente (ad esempio, la sistemazione di contenitori in una miniera). Al riguardo, la direttiva sottolinea che gli Stati membri «non dovrebbero promuovere, laddove possibile, lo smaltimento in discarica o l'incenerimento di materiali riciclati».Entro il 2015, come chiesto dai deputati, dovranno essere istituiti regimi di raccolta differenziata almeno per la carta, il metallo, la plastica e il vetro. Dovranno pertanto essere adottate le misure necessarie affinché, entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di quei rifiuti domestici sia aumentata complessivamente del 50% in termini di peso.Per il 2011 la Commissione dovrà formulare un piano d'azione che fissi ulteriori misure di sostegno volte a modificare gli attuali modelli di consumo e a definire una politica di progettazione ecologica, ovvero di eco-design, che riduca al contempo la produzione di rifiuti e la presenza di sostanze nocive, favorendo tecnologie incentrate su prodotti sostenibili, riutilizzabili e riciclabili.E dal momento che chi inquina paga, i costi della gestione dei rifiuti dovranno essere sostenuti parzialmente o interamente dal produttore del prodotto che causa i rifiuti e in parte anche dai distributori. La direttiva chiede agli Stati membri di imporre a qualsiasi ente o impresa che intende effettuare il trattamento dei rifiuti il conseguimento della speciale autorizzazione dell'autorità competente. Tale autorizzazione dovrà precisare almeno i tipi e i quantitativi di rifiuti che possono essere trattati, i requisiti tecnici, le misure precauzionali e di sicurezza, le operazioni di monitoraggio e di controllo. L'autorizzazione dovrà essere negata qualora l'autorità competente ritenga, dopo adeguate ispezioni periodiche, che il metodo di trattamento previsto «sia inaccettabile dal punto di vista della protezione dell'ambiente». Gli Stati membri saranno infine tenuti a contrastare l'abbandono, lo scarico e la gestione incontrollata dei rifiuti e dovranno emanare le misure relative alle sanzioni da infliggere in caso di violazione delle disposizioni. Le sanzioni dovranno essere «efficaci, proporzionate e dissuasive».

Articolo de: ILSOLE24ORE Lunedì 16 Marzo 2009

Lo sapevi che vogliono costruire un inceneritore al Gerbido?

6 marzo 2009
Affollata riunione a Nichelino, presso la Parrocchia Madonna della Fiducia, per parlare ed informare i cittadini sui rischi per la salute legati alle emissioni del costruendo inceneritore del Gerbido a Torino.L’associazione Animo Nichelino ha organizzato l’incontro per fare chiarezza su diverse questioni molto importanti e censurate dai comuni mezzi di informazione.I giornali scrivono:”l’inceneritore sarà sicuro”, “l’inceneritore elimina la discarica” e altre sciocchezze del tipo “con l’inceneritore, a Brescia hanno l’aria così pulita, che più pulita non si può”.Sappiate che NON E’ VERO!L’inceneritore di Brescia, considerato il migliore del mondo, produce una quantità di diossina paragonabile a quella emessa dall’Ilva di Taranto e ha bisogno di una discarica di servizio.Alcuni bresciani che si ammalano di tumore vengono etichettati come alcolizzati, ma tra i membri della commissione del registro tumori c’è anche uno dei direttori dell’inceneritore…Nessuno ne parla, ma ci sono prove e testimonianze scritte, che sono state illustrate durante l’incontro.I politici favorevoli all’incenerimento dei rifiuti sono stati invitati ad illustrare i loro argomenti, ma NON SI SONO PRESENTATI.Si tratta di Antonio Saitta, Angela Massaglia e Stefano Esposito, che evidentemente temono il confronto con la popolazione e preferiscono parlare attraverso La Stampa, che censura i pareri contrari.Animo Nichelino ringrazia il sindaco Giuseppe Catizone, l’unico che si è presentato, che ha spiegato le proprie ragioni e si è dimostrato disponibile al dialogo con i cittadini.Il prossimo appuntamento è previsto per la fine del mese corrente.
Scritto da Roberto Topino